Gli Istituti scolastici Statali, destinatari del finanziamento stanziato dal MIUR a fronte del Protocollo d’intesa tra MIUR e CNOP (firmato in data 16.10.2020) sono in Italia ben 8636, ai quali il MIUR ha mandato una circolare (in data 26.10.2020) informandoli della possibilità di richiedere il finanziamento atto a coprire le spese di uno psicologo scolastico per una prima tranche di 40 ore, seguita da una tranche successiva di altre 80.
Posto che solo a partire dall’11 Novembre 2020 è stato aperto da alcuni appartenenti alla lista Previdenza & Solidarietà il gruppo FB dove sono stati pubblicati gli avvisi di selezione pubblicati dagli istituti scolastici, tra tale data ed il 30 dicembre 2020 è stato possibile raccogliere 1018 avvisi (il 32%) su 3178, che potremmo considerare a mio avviso un campione rappresentativo.
Recentemente il CNOP ha pubblicato i risultati del monitoraggio sui bandi scolastici eseguito dal Ministero dell’Istruzione.
Da tale documento risulta che quasi il 70% degli istituti scolastici a cui erano destinati i fondi ne hanno effettivamente usufruito. Per la precisione 5662 su 8183. Di questi 3178 non lo avevano precedentemente attivato.
Dall’ultima tabella allegata vediamo la distribuzione regionale delle scuole che hanno attivato il servizio ex novo, a cui ho affiancato alcuni dati ricavati dal nostro gruppo Facebook aperto con l’obiettivo di pubblicare più bandi possibile in modo da facilitare la ricerca per i colleghi.
I dati in questione rappresentano le criticità emerse nei bandi pubblicati che sono stati anche oggetto di una interrogazione parlamentare che abbiamo contribuito a costruire, da parte di Francesca Anna Ruggiero e Carmen di Lauro.
In Abruzzo su 193 istituti sono state 78 le nuove attivazioni, di queste ne abbiamo trovate 19 (circa il 25%) tra cui 7 (il 37%) davano precedenza al personale interno.
In Basilicata su 115 istituti sono state 59 le nuove attivazioni, di queste ne abbiamo trovate 24 (circa il 40%) tra cui 3 (l’13%) davano precedenza al personale interno.
In Calabria su 360 istituti sono state 191 le nuove attivazioni, di queste ne abbiamo trovate 84 (circa il 44%) tra cui 12 (il 14%) davano precedenza al personale interno e 1 presentava una gara al ribasso.
In Campania su 936 istituti sono state 535 le nuove attivazioni, di queste ne abbiamo trovate 132 (circa il 25%) tra cui 7 (il 5%) davano precedenza al personale interno e 4 (3%) al personale della PA.
In Emilia-Romagna su 534 istituti sono state 93 le nuove attivazioni, di queste ne abbiamo trovate 40 (circa il 43%) tra cui 7 (il 17%), con gare al ribasso, 2 (il 5%) con precedenza al personale interno, 4 (il 10% con precedenza al personale della PA.
In Friuli-Venezia Giulia su 167 istituti sono state 67 le nuove attivazioni, di queste ne abbiamo trovate 4 (circa il 6%) tra cui 1 dava precedenza al personale interno.
In Lazio su 723 istituti sono state 301 le nuove attivazioni, di queste ne abbiamo trovate 42 (circa il 14%) tra cui 3 (il 7%), con gare al ribasso, 10 (il 23%) con precedenza al personale interno, 1 (il 2%) con precedenza al personale della PA.
In Liguria su 178 istituti sono state 71 le nuove attivazioni, di queste ne abbiamo trovate 35 (circa il 50%) tra cui 1 (il 3%), con gare al ribasso, 4 (l’11%) con precedenza al personale interno, 3 (il 9 %) con precedenza al personale della PA.
In Lombardia su 1139 istituti sono state 247 le nuove attivazioni, di queste ne abbiamo trovate 166 (circa il 67%) tra cui 30 (il 18%) davano precedenza al personale interno, 13 (l’8%) con gare al ribasso e 11 (il 7%) con precedenza al personale della PA.
Nelle Marche su 236 istituti sono state 89 le nuove attivazioni, di queste ne abbiamo trovate 28 (circa il 31%) tra cui 1 (il 3%), con gare al ribasso, 4 (l’11%) con precedenza al personale interno, 3 (il 9 %) con precedenza al personale della PA.
In Molise su 52 istituti sono state 26 le nuove attivazioni, di queste ne abbiamo trovate 5 (circa il 20%) tra cui 2 (il 40%) con precedenza al personale interno.
In Piemonte su 545 istituti sono state 176 le nuove attivazioni, di queste ne abbiamo trovate 76 (circa il 43%) tra cui 10 (il 13%), con gare al ribasso, 9 (l’12%) con precedenza al personale interno, 10 (il 13%) con precedenza al personale della PA.
In Puglia su 635 istituti sono state 328 le nuove attivazioni, di queste ne abbiamo trovate 85 (circa il 25%) tra cui 1 con gare al ribasso, 14 (il16%) con precedenza al personale interno, 11 (il 13%) con precedenza al personale della PA.
In Sardegna su 274 istituti sono state 95 le nuove attivazioni, di queste ne abbiamo trovate 30 (circa il 31%) tra cui 1 (il 4%), con gare al ribasso, 6 (21%) con precedenza al personale interno, 1 (il 3 %) con precedenza al personale della PA.
In Sicilia su 831 istituti sono state 434 le nuove attivazioni, di queste ne abbiamo trovate 73 (circa il 17%) tra cui 5 (il 7%) con precedenza al personale interno, 1 con precedenza al personale della PA.
In Toscana su 476 istituti sono state 128 le nuove attivazioni, di queste ne abbiamo trovate 101 (circa il 78%) tra cui 5 (il 5%), con gare al ribasso e 22 (il 22%) con precedenza al personale interno.
In Umbria su 139 istituti sono state 71 le nuove attivazioni, di queste ne abbiamo trovate 4, tutti i bandi risultano adeguati.
In Veneto su 593 istituti sono state 189 le nuove attivazioni, di queste ne abbiamo trovate 70 (circa il 38%) tra cui 3 (l’1%), con gare al ribasso, 20 (il 29%l’%) con precedenza al personale interno, 4 (il 6 %) con precedenza al personale della PA.
Complessivamente, su scala nazionale (sempre rispetto a quel 32% che siamo riusciti a trovare) le percentuali di bandi che hanno presentato criticità sono rappresentati nel seguente grafico.
Alla luce di tali dati, emerge che, pur trattandosi di un’operazione svolta dal CNOP complessivamente molto positiva, con un buon successo di partecipazione da parte delle scuole e un discreto numero di colleghi impiegati, i problemi sorti in fase di emissione dei bandi non sono stati analizzati, o se lo sono stati, i risultati non sono stati resi pubblici.
Sarebbe interessante inoltre sapere in che percentuale le scuole abbiano richiesto il secondo finanziamento e se sia stata fatta o almeno prevista un’indagine sulle ricadute.
Altre domande che sorgono sono relative alle oscillazioni regionali, andiamo infatti da una percentuale complessiva di adesione del 48% in Sardegna, fino all’ 84% dell’Umbria.
Chiedendomi quali possano essere i motivi di tale oscillazione ipotizzo:
- in alcune Regioni più che in altre gli Ordini regionali sono riusciti ad intessere rapporti con gli URS già prima del protocollo di intesa il che ha reso più fluide le varie procedure;
- ci sono Regioni maggiormente sensibilizzate alla figura dello psicologo in generale e a quella dello psicologo scolastico in particolare.
Credo che sarebbe utile per la categoria approfondire tali ipotesi ed eventualmente aggiungerne di ulteriori.
A tale riguardo sarebbe anche interessante capire se da parte del CNOP e del MIUR erano state ipotizzate delle percentuali di adesione, se si erano insomma dati degli obiettivi e quanto i dati si siano avvicinati o scostati dagli stessi.